La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

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Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

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Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

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Il calcio dell' Asino

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Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

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romanzo di Gianni Zanata

giovedì 9 febbraio 2012

"Old Ideas" forti come le cose eterne: è tornato Leonard Cohen

Leonard Cohen Leonard Cohen 

"Old Ideas" forti come le cose eterne: è tornato Leonard Cohen

Leonard Cohen affascina molti e indispettisce altrettante persone. Le infastidisce soprattutto la seconda parte della carriera del grande cantautore, quella rifiorita dopo anni di silenzio, di ritiro spirituale, quando l'autore canadese si ritirò a fare il cuoco al servizio dei monaci buddhisti, rinunciando perfino al suo nome e prendendo quello di Jikan ("il silenzioso"). L'uscita del nuovo album Old Ideas non farà che approfondire il solco che divide le due fazioni, perché Cohen continua ad atteggiarsi a grande saggio, e contemporaneamente sdrammatizza la sua posa con dosi massicce di ironia.
Amore, vita e la fine di tutto - Alla soglia dei 78 anni, Cohen non si fa sconti. Parla della fine del suo percorso carnale su questo pianeta in Darkness, usa parole e musica per confrontarsi con temi come la relazione con un essere trascendente, l’amore, la sessualità, la perdita e la morte. Con tutta probabilità Old Ideas è il più apertamente spirituale tra gli album pubblicati fino ad oggi dal grande artista, nelle intenzioni del poeta e cantautore di Montreal, canzoni come Show Me The Place e Amen lo confermano.
Video
Lo zen e l'arte di sconfiggere la depressione - Considerato uno degli autori più influenti, amato e tradotto, tra gli altri, dai nostri Francesco De Gregori e Fabrizio De André, Leonard Cohen è davvero un caso a parte nella musica d'autore. Già agli esordi della sua carriera i testi che parlavano rapporti amorosi lacerati, disperazione e presenza incombente della morte furono rigettati dalla cultura hippie degli anni Sessanta. Col tempo canzoni come Suzanne, Chelsea Hotel, Hallelujah, Famous Blue Raincoats, Seem So Long Ago, Nancy sono diventati dei classici. Ma l'idea della depressione non ha mai abbandonato Cohen, anzi a suo dire è peggiorata con l'arrivo della vecchiaia. l suo ritiro buddhista è servito a lenire questo sentimento, anche se Cohen conferma di voler continuare ad aderire alla religione ebraica.

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