Michele Ruggiero a Palazzo Mistrot con “Piemonte un po’”
Di Bruna Bertolo
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Personaggi e pietre miliari della Storia della Valle di Susa, ma anche messa in scena della vita quotidiana nella Torino dell’Ottocento, un vero e proprio palcoscenico in cui si muovono miseri e potenti, affamati e nobili, con quello stile narrativo che è la carta di identità di uno scrittore molto amato, capace di raccontare la storia anche dal punto di vista dei dimenticati. Capitoli “gustosi” sono quelli dedicati alla viticoltura in Piemonte, con un particolare sguardo rivolto proprio alle vigne della Valle di Susa, e una rivisitazione di alcune ricette della povera cucina popolare, alcune delle quali, “aggiornate” e arricchite, sono diventate piatti d’eccellenza del Piemonte: un esempio è il “fritto misto”, arricchito di componenti nel tempo e reso platealmente divino dalla fantasia delle cuoche. Il volume è una miscellanea di saggi apparsi in epoche diverse, molti dei quali pubblicati dalla rivista “Panorami” e si caratterizza anche per un particolare obiettivo solidale: i diritti d’autore saranno infatti devoluti all’ Associazione per il Bambino in Ospedale, la ABIO di Torino, fondata nel 1978 per promuovere l’umanizzazione dell’ospedale, ridurre al minimo il potenziale rischio di trauma che ogni ricovero presenta e promuovere negli ospedali il benessere del bambino. Un libro per chi ama la storia, vista anche come mezzo per promuovere progetti importanti per i bambini che vivono l’esperienza ospedaliera: è questo lo scopo della pubblicazione, secondo gli intenti dello scrittore.
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