La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

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Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

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Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

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romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

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Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

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romanzo di Gianni Zanata

sabato 10 marzo 2012

"Il cabalista di Praga": il Golem risorge grazie alla penna di Marek Halter

"Il cabalista di Praga": il Golem risorge grazie alla penna di Marek Halter

di Andrea Curreli
"Golem. Ecco la parola e il fuoco della mia esistenza. Ecco il mistero che ha fatto di me il gilgul, la metamorfosi, questo ebreo errante senz’altra dimora che la parola, che va e viene in mezzo a voi, invisibile in mezzo alla folla e tuttavia presente nella vostra memoria di secoli, qualunque siano le vostre credenze, le vostre paure e le vostre conoscenze". La voce narrante è quella di David Gars cosmografo, storico e astronomo ebreo vissuto nella  Praga della metà del Cinquecento. Ma Gars è soprattutto l'allievi del rabbino Judah Loew ben Bezalel, Gran Rabbino di Poznań e di Praga, ovvero "colui che noi tutti chiamiamo MaHaRaL". Leggenda narra che fu proprio questo rabbino, utilizzando i poteri della Cabala, a creare dal fango argilloso della Moldava il gigante chiamato Golem. La nota leggenda medioevale è al centro del romanzo Il cabalista di Praga (Newton Compton editore, 2012) scritto dall'ebreo polacco Marek Halter, già autore di La regina di Saba e noto in Italia come collaboratore di La Repubblica.
Un gigante d'argilla contro le persecuzioni - Halter da sempre in prima linea contro il razzismo e gli scontri tra religioni utilizza il mito per ricordare gli scontri tra cattolici e protestanti e soprattutto le persecuzioni cristiane nei confronti degli ebrei nel XVI° secolo. "Le guerre tra luterani e cattolici erano ricominciate con una violenza incredibile. E come non accadeva da tempi immemorabili, il piacere del sangue e della carneficina finì per avere come bersaglio gli ebrei" mette in bocca l'autore al suo protagonista. E infatti anche a Praga si sparge la voce di alcune donne uccise dagli ebrei per "annaffiare con il sangue il pane azzimo", in un continuo crescendo di maldicenze in città si scatena la violenza. In questo momento MaHaRaL chiama a raccolta la sua comunità e dal fango e dall'argilla crea il gigante ovvero "il Verbo e la potenza del Santo Nome". "Vieni Golem e fai quello per cui vivi" afferma il rabbino. Esaurito il suo compito di spauracchio per i persecutori antisemiti, il Golem finirà per scagliarsi contro gli ebrei praghesi per poi essere "squagliato" dal rabbino. Il mito del Golem nasce e si esaurisce trasformandosi in pietra.
L'amore impossibile tra David ed Eva - Ma il libro di Halter non è un testo storico, ma un romanzo dove l'amore ha un ruolo importante. Quando su Praga si abbatte una pestilenza, David viene incaricato dal rabbino di portare sua nipote Eva in Polonia dove c'è una forte comunità giudea. Tra David ed Eva nasce l'amore, ma la loro storia muore ancora prima di cominciare perché la ragazza è stata promessa a Isaia il figlio di un amico di suo padre. Quando i due si ritrovano a Praga, la ragazza annuncia di non voler sposare il promesso sposo ma David non ha il coraggio di affrontare il giudizio della sua comunità. "Non sapevo più cosa fosse bene e male, cosa dovessi fare o meno. Così mi rifugiai nella vita comune di tutti i giorni. La prima azione fu evitare ad ogni costo Eva". Abbandonata al suo destino, la ragazza decide di scappare con un mercante molto più grande di lei. Ma i due sono destinati a incontrarsi nuovamente lontano da Praga con Eva malata, divorata dalla colpa e posseduta da un misterioso demone ingannatore. "Il dybbuk non è qui per punirvi" afferma David oer convincere Eva a tornare a casa e permettere al MaHaRaL di compiere il suo esorcismo. Ma il ritorno a Praga coincide con l'esplosione delle violenze.

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