La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

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Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

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Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

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romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

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Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

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romanzo di Gianni Zanata

mercoledì 4 gennaio 2012

Da Hopper a Warhol. Sbarca a San Marino la pittura americana del XX secolo

Da Hopper a Warhol. Sbarca a San Marino la pittura americana del XX secolo

di Melisa Garzonio
Ci ha incantato con i pittori della Hudson River School: Bierstadt, Inness, Gifford, Church e con la triade a stelle e strisce: Merritt Chase, Eakins, Whistler. Unico neo, peraltro dichiarato da Marco Goldin, curatore di quella possente mostra che fu “America!!!” presentata al Museo Santa Giulia di Brescia nel 2007: dietro ai bei dipinti “made in Usa” s’indovinava ancora la lezione imparata dagli impressionisti importati a New York nel 1886 dal mercante francese Paul Durand-Ruel. O appresa sul campo dalle giovani leve sbarcate sulle coste francesi dopo lunghi viaggi in transatlantico, con la voglia pazza di conoscere i maestri europei.

Nella mostra che apre al Palazzo Sums di San Marino il 21 gennaio Goldin prosegue il suo racconto partendo dal riscatto, negli anni Trenta del Novecento, quando compare sulla scena un pittore ribelle del Wyoming: Jackson Pollock, il primo che non ebbe bisogno del rituale pellegrinaggio in Francia per farsi riconoscere. La pittura americana si afferma e si prepara, dopo una guerra di quasi cent’anni, a dare scacco alla cara, vecchia Europa. Pollock, ma anche i precursori e quelli che vennero dopo di lui rimescolando tecniche e generi.

Se il maestro dell’action painting e della tecnica del dripping, lo sgocciolamento del colore sulla tela, è celebrato con due opere di grandi dimensioni, del 1949 e del 1952, incantate visioni notturne e  ritratti di donne solitarie documentano la pittura del silenzio del realista Edward Hopper, “Il testimone silenzioso dell’America”, come lo definì nel 1956 il “Time” dedicandogli la copertina. Straordinaria artista americana del Novecento fu anche Georgia O’Keeffe, in mostra con una delle tele realizzate contemplando il deserto dalla sua casa di Santa Fe, dove visse dal 1949 alla morte, avvenuta nel 1986.

La mostra prosegue con Franz Kline, una grande tela astratta segnata dai montanti neri, la cifra dell’artista, realizzata nel 1960, due anni prima della scomparsa, a 52. Non mancano Mark Rothko, Sam Francis e Morris Louis, pittura che si fa incanto, silenzio, luce e ombra. Doverosa una sosta nella Pop Art, con Andy Warhol (Nella foto, “Jackie”, 1964) e Roy Lichtenstein, e poi, in chiusura, dopo aver dato spazio all’ultimo maestro del realismo americano, Andrew Wyeth, un grande quadro di Keith Haring, “Radiant baby”, il graffitista diventato leggenda ancora prima di morire, di Aids, il 16 febbraio del 1990, a soli 31 anni. 

“Da Hopper a Warhol. Pittura americana del XX secolo a San Marino”, Palazzo Sums, Repubblica di San Marino, dal 21 gennaio al 3 giugno www.lineadombra.it

Ci sono anche queste…Georges Mathieu. 1948-1969
Una selezione di venti opere, selezionate da Dominique Stella, ripercorrono i momenti capitali della ricerca informale dell’artista francese. Una pittura gestuale, dove il segno precede il significato facendosi tramite fra l’inconscio e il mondo reale.
Dove: galleria Agnellini Arte Moderna, Brescia
Quando: fino all’14 aprile
Info: www.agnelliniartemoderna.it
Opera cult: l’opera “Saint Georges terrassant le dragon”, realizzata durante un performance a Byblos (Beirut) nel 1961

“Da Vermeer a Kandinsky. Capolavori dai musei del mondo a Rimini”
Per celebrare il quindicesimo compleanno della sua Linea d’Ombra (società che realizza eventi espositivi) Marco Goldin ha pensato a una grande mostra con la collaborazione dei principali musei prestatori. Ecco, allora, una vertiginosa parata di capolavori, alcuni mai arrivati in Italia, che cita i massimi maestri dal Cinquecento al Novecento.
Dove: Castel Sismondo, Rimini
Quando: dal 21 gennaio al 3 giugno
Info: www.lineadombra.it
Opera cult: il gran finale sulla “pittura del XX secolo in Europa”, con tante opere di spicco, fra cui un celebre trittico di Francis Bacon

“John Martin: Apocalypse”
Paesaggi devastati, città bruciate da fiumi di lava. La fine del mondo, tema clou del filone catastrofico, oggi in gran rilancio, ebbe il suo primo momento di gloria nella pittura visionaria di John Martin, un pittore inglese dell’Ottocento. Snobbato dai critici della sua epoca, che lo bollavano come strambo e pacchiano, Martin è oggi considerato un pittore di cult.
Dove: Tate Britain, Londra
Quando: fino al 15 gennaio
Info: www.tate.org.uk/britain/
Opera cult: il dipinto più catastrofico di Martin, “La fine del mondo”, presentato anche sul sito della Britain con un video di straordinaria efficacia

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