• Oggi
    • 18.30

  • Sarà presente l'autore.
    Interverranno Francesco Abate e Paolo Maccioni.
    L’evento è organizzato in collaborazione con il circolo di lettori Mieleamaro.

    TRAMA:
    ... Vincenzo Chironi mette piede per la prima volta sull' Isola di Sardegna - «una zattera in mezzo al Mediterraneo» - nel 1943, l'anno della fame e della malaria. Con sé ha solo un vecchio documento che certifica la sua data di nascita e il suo nome, ma per scoprire chi è lui veramente dovrà intraprendere un viaggio ancora più faticoso di quello affrontato col piroscafo che l'ha condotto fin lì. A Nuoro trova ad attenderlo il nonno, Michele Angelo - maestro del ferro, che gli farà da padre e da complice in parti uguali -, e soprattutto sua zia Marianna, che vede nell'inaspettato arrivo del nipote l'opportunità per riscattare un'esistenza puntellata dalla malasorte.
    Anni dopo, quando ormai a Nuoro la presenza di Vincenzo Chironi sembra scontata, naturale come il mare e le rocce, la forza del sangue torna a far sentire il suo richiamo. Perché quando Vincenzo conosce Cecilia, che ha «gli occhi di un colore che non si può spiegare», innamorarsi di lei gli sembra l'unica cosa possibile. Anche se è promessa sposa di Nicola, con cui lui è mezzo parente... Se è vero che «la disobbedienza chiama il castigo», forse è anche vero che quell'amore è l'ultimo anello di una catena destinata a non aver fine.
    Dopo l'epopea di Stirpe, Marcello Fois - con una lingua capace di abbracciare l'alto e il basso, e di potenziare lo scorrere del tempo - dipinge un mondo in cui i paesaggi sono vivi come i personaggi che li abitano. Una Sardegna nitida e soprattutto mai oleografica. E lo stupore continuo della natura - che osserva impassibile gli amori degli uomini e le loro sconfitte, i dolori dietro ai quali si affannano così come le gioie fugaci - diventa lo sguardo che permette a quelle storie di appartenere a ciascuno di noi.
    «Nemmeno quelli che sembrano cambiamenti improvvisi, improvvisi lo sono veramente. D'improvviso c'è solo il momento in cui ne prendiamo coscienza».

    Dopo la presentazione al Ghetto degli ebrei, Marcello Fois – dalle 21,30 - sarà nella sede di Asibiri in via San Saturnino 7 dove si terrà una cena in piedi a base di prodotti sardi. Sarà un modo per continuare a chiacchierare assieme e per conoscerci. Chi è interessato a partecipare, invii la prenotazione alla mail associazioneasibiri@gmail.com. Chi non è socio di Asibiri, dovrà semplicemente associarsi versando la quota annuale di 20 euro. Da quanti sono già soci sarà gradito un contributo volontario. Se avete libri da scambiare, portateli con voi. Nella sede è sempre operativo il book crossing: portate un libro e ne prendete un altro che vi piace
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