La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

IN TERRITORIO NEMICO
Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

Dettagli di un sorriso
romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

Il calcio dell' Asino
Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

NON STO TANTO MALE
romanzo di Gianni Zanata

martedì 26 luglio 2011

La poesia corre sul filo

CULTURA

La poesia corre sul filo

poesia
Ponente, Levante, Maestro e Grecale / Prendete la mia anima e buttatela nel fondale / che sia la mia vita / per essere, pregare e tessere». L’invocazione ai venti è di Chiara Vigo, forse - speriamo di no - l’ultima tessitrice di bisso marino. Parole ispirate che vengono dall’isola di Sant’Antioco e raccontano poeticamente un’arte e un sapere esoterico che accomunò cretesi, fenici, caldei, egizi.

Storia millenaria. Essere, pregare, tessere: come Penelope per il suo Ulisse. Trame che varcano i secoli e giungono a Tramas, oggi e domani ad Orgosolo, cuore di Barbagia, dove si svolgerà un festival atipico rispetto alle miriadi di festival che colonizzano l’isola in questo periodo. Tramas ovvero intrecci (nella foto di Giancarlo Deidda): le tradizionali pratiche tessili di filatura, tessitura e colorazione naturale della seta - ottenuta quest’ultima da elementi propri della biodiversità della Sardegna e valorizzati in un'ottica di produzione sostenibile - escono dalle case e si intrecciano ad esposizioni artigianali, mostre, conferenze all'aperto, installazioni, laboratori, rappresentazioni teatrali, live music.

Creatività che riempie i guruttos, le viuzze di Orgosolo, a cominciare dalle cortes del rione di Sa harrera (la strada), andando ad intrecciarsi con una fitta tramatura di incontri (dalle 11.30 in poi) sugli antichi saperi dell’artigianato tessile: dal filato al manufatto - conoscenza, tecniche e creazione - all’artigianato tessile e alla moda: così la tradizione conosce mutamento ed evoluzione, sino a sposare la biodiversità e le pratiche di sostenibilità ecocompatibile nell'ambito tessile sardo.

La poesia? Viene dal filo: strumento, tramite e fine dell'espressione artistica, sapere antico su cui ha voluto puntare i riflettori un gruppo di giovani e giovanissimi, il Collettivo Tramas di Orgosolo, in collaborazione con l'associazione culturale "Viche Viche": «Siamo una realtà del panorama culturale locale - dice Rosina Musina di “Viche Viche” - che da quattro anni, con i Festival della Scienza, si pone l’obiettivo di regalare alla comunità orgolese e non solo, momenti di cultura e intrattenimento, stimolando la curiosità e l’interesse verso aspetti sempre nuovi del sapere scientifico». «Abbiamo voluto creare - dicono i giovani del collettivo Tramas - un evento attorno alla produzione della seta ad Orgosolo. Due notti bianche in cui assaporare tutto ciò che ruota attorno al baco, dalla sua lavorazione sino alla colorazione finale». Tappeti, coperte, arazzi. Oggetti destinati all'uso quotidiano o a funzioni decorative e rituali, tutti accomunati dal telaio a mano, quello che Maria Corda (la Chiara Vigo di Orgosolo) conosce bene e guida con mani sapienti: soltanto alle sue mani è affidata la difficile realizzazione del copricapo del costume femminile.

Ma tessere non è soltanto filare la seta: è anche filare i versi, estrarli dal baco nascosto dell’intuizione poetica e farne scrittura, rime intrecciate. Rimas intritzidas è il concorso di poesia in lingua sarda che, all’interno di Tramas, ha come tema la tessitura in ogni suo aspetto, anche metaforico: storie dei filati, tessitori e tessiture d’ogni tempo. I tre componimenti più significativi verranno cantati o recitati durante la serata dedicata alla poesia, mentre tutti i componimenti partecipanti saranno affissi in vari punti lungo il percorso del festival. L’intreccio si dipana infine verso le arti figurative: sarà il museo Man di Nuoro a scegliere le opere realizzate dagli artisti nelle tecniche più svariate, dalle tempere alle bombolette spray: chi vince potrebbe essere l’autore del prossimo murales di Orgosolo . O forse il disegno potrebbe andare bene per le decorazioni dei blasonati tappeti di Mogoro, che proprio quest’anno celebra la 50esima edizione della fiera del tappeto: guardacaso il 2011 segna anche il mezzo secolo di Paolo Fresu, e sempre il caso ha voluto che il 29 luglio il trombettista inaugurasse la Fiera accompagnando Ascanio Celestini. Fresu alla tromba, Celestini al telaio.
23 luglio 2011
 
da Sardegna24

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.