L’Isola delle Storie
Archeologia arte cultura
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Ciò che rileva, a mio parere, è lo sforzo narrativo dei due autori, storica dell’arte la prima e archeologo il secondo, che
hanno messo in comune le proprie raffinate sensibilità di studiosi offrendoci una proposta di viaggio, che è unione di memoria storica e letteraria insieme, un invito a mimetizzarci nelle magnificenze del territorio e nella misura espressiva del nostro popolo.
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Un territorio che ha ossa antiche. Dalle pietre emerse, le sue sono le più arcaiche. Dal di dentro ha lavorato il fuoco, i venti gelidi hanno aiutato a forgiare paesaggi granitici. Tutta quella segreta e incessante industria sotterranea arrecò grandi tesori che richiamarono genti straniere con notevoli conseguenze per la nostra storia. Una storia che ha ci ha coinvolto in un flusso di integrazioni, connessioni, interdipendenze che dal Mediterraneo si è dilatato, passando per l’Italia, verso l’Europa e tutti i Continenti.
L’opuscolo racconta di sette itinerari turistico culturali che racchiudono simbolicamente la complessa realtà storica artistica archeologica della nostra terra, ognuno abbinato a un’opera letteraria inserita in brevissime storie che sono per l’osservatore, sia esso viandante, ricercatore o sognatore, come una terrazza da cui sporgersi per intessere un dialogo con il passato.
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É dunque un esplicito invito a sfogliare queste pagine posando gli occhi dove essi possano perdersi. Come se a ogni viaggio cominciassimo a vedere la nostra terra leopardianamente dall’alto di un colle, e avvertissimo il desiderio di superare l’ostacolo di una siepe, questa barriera non alta che chiude lo sguardo su tanta parte dell’ultimo orizzonte. Il desiderio di vivere quei luoghi, interpretarne i segni e aprirsi insieme al desiderio d’infinito, perché in luogo della vista possa lavorare l’immaginazione, il fantastico che sottrae il reale. Ci figuriamo i segni di questo territorio: torri, chiese, case che quella siepe nascondono attraversando il pensiero degli interminati spazi e dei sovrumani silenzi, mondi innumerevoli che li colmano.
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