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giovedì 7 luglio 2011

CAGLIARI Lo spettacolo è hot: censurato

CAGLIARI

Lo spettacolo è hot: censurato

lucidosottile
Prima un’indignata interrogazione presentata in consiglio regionale che definisce blasfemi e dissacratori i manifesti che pubblicizzano il prossimo spettacolo della compagnia teatrale cagliaritana Lucido Sottile. Poi la notizia improvvisa, arrivata sempre nella mattinata di ieri, che lo show non si terrà più all’Orto botanico perchè l’area non possiede «l’agibilità agli spettacoli», anche se per due anni ha ospitato numerose manifestazioni ed eventi. A interpretare come coincidenze questi due fatti si cadrebbe nell’ingenuità. Allora si tratta forse di censura? Michela Sale Musio e Tiziana Troja, anime fondatrici della compagnia Lucido Sottile nonché ideatrici e attrici protagoniste dello spettacolo intitolato “Holy Peep Show” (consigliato ad un pubblico adulto, ndr), non hanno il minimo dubbio: «Siamo state censurate», è il loro primo commento. E a ciò si aggiunga che la rappresentazione che sarebbe dovuta andare in scena il 15, 16 e 17 luglio all’Orto botanico, ha ricevuto 11mila euro di contributo dall’assessorato alla Cultura della provincia di Cagliari e pure la Regione darà il suo apporto economico alla compagnia teatrale attraverso l’articolo 56 della legge regionale numero 1 del 1990.

Ma facciamo un passo indietro: ieri mattina il consigliere regionale Felicetto Contu (Udc-Fli) presenta un’interrogazione rivolta all’assessore alla Cultura Sergio Milia. Secondo Contu, i manifesti hanno un «intento scopertamente dissacratorio dell’iconografia cattolica e non». La locandina ritrae una madonna metà fata turchina che sorregge un Cristo androgino col naso di Pinocchio, chiara rievocazione grottesca della Pietà di Michelangelo. «Non si intende assolutamente censurare lo spettacolo», premette Contu, «ciò che non si può accettare è che la città venga inondata di giganteschi manifesti ove la satira della Pietà di Michelangelo si estrinseca attraverso la figura di un Cristo transgender e di una Madonna procace e seminuda». Il consigliere regionale conclude la sua interrogazione affermando che i manifesti «sono visibili da chiunque, donne, vecchi, bambini, credenti e non credenti che non accettano volentieri che alcuni valori vengano così facilmente dissacrati e ironizzati».

Poche ore dopo arriva la notizia dell’indisponibilità improvvisa della location originariamente stabilita per ospitare lo show, per motivi di sicurezza. Ma Sale Musio e Troja non ci stanno: «Siamo molto rammaricate, forse la Sardegna non è pronta ad accogliere i nostri lavori. “Holy PeepShow” èunprogetto culturale che coinvolge 77 artisti e tutti quanti sono pronti a tutto pur di andare in scena perchè credono in questo spettacolo ». Nei giorni scorsi, inoltre, molte delle locandine dello show delle Lucido Sottile sono stati strappati: «È vero, hanno staccato dai muri molti dei nostri manifesti», conferma Tiziana Troja, «ma noi non vogliamo distruggere le immagini dell’iconografia sacra, semplicemente raccontiamo la fiaba di Pinocchio attraverso i santi che finiscono per trasfigurare nei personaggi usciti dalla penna di Collodi».

Ma non è la prima volta che le due attrici cagliaritane danno scandalo con le loro performances: «Anche due anni fa siamostate censurate per uno spettacolo commissionato dal Comune e poi annullato dal direttore dell’ostello dove doveva tenersi la rappresentazione», spiegano le due attrici, «perchè era consigliato ad un pubblico adulto». Ora la censura si ripete: «Andremo in scena comunque, la Provincia si sta adoperando per trovare una soluzione alternativa all’Orto botanico: sarebbe un’ulteriore sconfitta se si preferisse fermare 77 artisti coincolti nel progetto».
7 luglio 2011
 
da Sardegna 24

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