Il testo di Pirandello bocciato dal Corriere
Tra le rarità a Firenze lo sfogo dello scrittore
Nella Casa
D'Aste Gonnelli, sono andati all'incanto 1353 lotti di libri, manoscritti e
autografi. Dal 1470 a rarità del '900. Tra queste ultime, nonostante
l'alta tiratura, è presente
Il libro rosso dell'edizione originale cinese - la primissima del 1964, con la legatura della seconda, senza correzione degli errori - delle
Citazioni dalle opere del presidente Mao Tse-Tung (base d'asta 2.500). Poi c'è da sbizzarrirsi. Cominciando dall'
Enciclopedia di
Diderot e d'Alembert nella prima edizione del 1751-80 (parte da 30
mila) per finire con l'esemplare unico dedicato allo zar Alessandro I de
Il viaggio pittorico della Toscana di Francesco Fontani (Firenze, 1801-3; base 24 mila).
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La lettera a Ugo Ojetti del 1914 |
Tra gli autografi, un centinaio di lettere vergate da
collaboratori del «Corriere della Sera» dagli anni Dieci ai Sessanta del
secolo scorso. La base d'asta va da 200 a 800: vi sono testi di
Buzzati, Palazzeschi, Pirandello, Montale, Cecchi, Capuana, Gadda.
Pirandello, per esempio, nel 1914 manda a «La Lettura» il romanzo
Si gira
e Renato Simoni si rifiuta di pubblicarlo, pregando l'autore di
rimetterci mano. Al che il futuro Nobel si sfoga con Ojetti: «Non mi
pare di meritarmi un siffatto trattamento. Sono stato umile e remissivo,
tanto con il "Corriere" quanto con "La Lettura"... non mi son mai avuto
a male, se mi hanno rimandato qualche novella... Ma che vogliano fare
così anche con un romanzo, no per Dio!». La lettera è di 8 pagine (base
d'asta 500). Un documento con firma autografa è una lettera di Angelo
Giuseppe Roncalli nunzio a Parigi. È inviata al direttore di una casa
produttrice di champagne. Il futuro Papa chiede «quattro casse di 24
bottiglie di brut imperial con la solita etichetta
avec les armes de Sa Sainteté». Insomma, beveva bene; anche per questo merita una base d'asta di 400. Inoltre c'è il testo poetico del
Tabarro di Puccini, scritto da Giuseppe Adami, con varianti testuali rispetto alla definitiva (base d'asta 700).
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Il premio Nobel Luigi Pirandello |
Laura Nicora, perito di non pochi lotti, sottolinea: «Sul mercato
sta arrivando materiale d'estremo interesse, che non si vedeva da
tempo». Marco Manetti Gonnelli, titolare della casa d'aste e
dell'omonima libreria antiquaria, confida: «È un catalogo che
rappresenta un'occasione di investimento e avvicinamento a un bene
spesso relegato in un mondo polveroso di anziani e bibliomani. La
depressione economica non aiuta; vero è che come non mai famiglie di
lunga tradizione mi hanno affidato i loro tesori». La crisi tocca i
blasoni. E passa anche da questo incanto.
Armando Torno
dal Corriere della Sera
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