La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

IN TERRITORIO NEMICO
Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

Dettagli di un sorriso
romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

Il calcio dell' Asino
Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

NON STO TANTO MALE
romanzo di Gianni Zanata

domenica 13 novembre 2011

A La Ciotat riapre l’Eden il primo cinema del mondo

La Stampa Costume
13/11/2011 - LA STORIA

A La Ciotat riapre l’Eden
il primo cinema del mondo

Per il 2013 saranno finiti i lavori di restauro che riconsegneranno alla collettività la più vecchia sala cinematografica di tutti i tempi: l'Eden

Qui i Lumière passavano l’estate
e qui i loro film furono presentati
in anteprima

ALBERTO MATTIOLI
CORRISPONDENTE DA PARIGI
È una storia di «prime volte». Altrimenti la notizia, in sé, non sarebbe di quelle sconvolgenti: a La Ciotat, cittadina sul Mediterraneo, 34 mila abitanti a 31 chilometri a est di Marsiglia, il Comune restaura il vecchio Théâtre de l’Eden.

Dopo cinque anni di lavori e altrettanti milioni di euro, se tutto va bene la sala sarà pronta nel 2013. Però non si tratta di un semplice teatrino di provincia ma, come non tutti sanno (però molti sì, e a La Ciotat tutti), del più antico cinema del mondo. Insomma è qui che, per la prima volta, il 14 ottobre 1895, fu proiettato in pubblico un film dei fratelli Auguste e Louis Lumière, che il cinema lo inventarono.

La celebre «prima» parigina del 28 dicembre successivo, nel Salon Indien del Grand Café di Boulevard des Capucines, è solo la prima volta di una proiezione a pagamento. Per la cronaca: c’erano 33 spettatori e il biglietto costava un franco. Visto poi che il Grand Café c’è ancora, ma il Salon Indien no, quando riaprirà i battenti l’Eden sarà il più antico cinema in attività del mondo.

Tutto nasce dalla passione di Auguste & Louis per La Ciotat, dove questa famiglia di notabili di Lione passava l’estate e il padre Antoine aveva costruito una villona quasi castello. Nel suo giardino, per inciso, fu realizzato «L’arrosseur arrossé», «L’innaffiatore innaffiato», che in origine s’intitolava «Le jardinier et le petit espiègle», «il giardiniere e il piccolo birichino», 49 secondi che furono la prima volta del cinema comico: il giardiniere annaffia con la pompa, il birichino mette il piede sul tubo, il getto s’interrompe, il giardiniere guarda dentro il tubo, il birichino toglie il piede e l’annaffiatore si ritrova annaffiato, mentre sotto i baffoni i bellépochiani si smascellavano dalle risate. L’annaffiatore si chiamava François Clerc ed era effettivamente il giardiniere dei Lumière: dunque, al cinema, prima volta di un attore non professionista.

Idem per «L’arrivo del treno in stazione», che tanto impaurì i bisavoli, terrorizzati dall’idea che la locomotiva uscisse dallo schermo (prima volta per la paura al cinema): la stazione è quella di La Ciotat ed è ben poco cambiata da allora, tanto che l’assessore alla Cultura, Jean-Louis Tixier, vuole chiederne l’iscrizione nel patrimonio mondiale dell’Unesco. La lapide c’è già.

Nell’estate 1895, i Lumière mostrarono la loro invenzione alla buona società che villeggiava a La Ciotat. Ne scrisse un giornalista del «Petit Marseillais», tal Bonnifay (prima volta di una recensione cinematografica) e tanto crebbe la curiosità che in quel fatidico 14 ottobre 1895, dopo aver assistito al varo di un battello nel porto, papà Lumière invitò gli amici all’Eden per vedere il nuovo giocattolo dei suoi ragazzi.

«Parteciparono una cinquantina di persone. Fu una cosa estemporanea, alla buona - spiega Tixier - e tuttavia storica: la prima proiezione di un film in pubblico». Pare anzi che, meno pratico dei figli, Antoine abbia fatto un gran pasticcio con la pellicola: insomma, la prima proiezione pubblica fu anche il primo fiasco. Il seguito è noto.

«L’Eden si è salvato - racconta Albert Audry, per vent’anni presidente dell’Associazione che voleva recuperarlo - perché è sempre rimasto di proprietà della stessa famiglia, amica dei Lumière, prima che negli Anni Novanta lo comprasse il Comune. È un bel teatrino all’italiana di circa 400 posti che con il restauro diventeranno 250». E non privo di nobiltà: ci recitò Fernandel e ci cantò Edith Piaf (peraltro, non c’è angolo di Francia dove questa stakanovista non abbia cantato, altro che «Vie en rose»).

Adesso risorge. «È un posto piacevole - giura monsieur Tixier - davanti al mare, preceduto da una corte che invita alla convivialità. Nel 2013, Marsiglia sarà Capitale europea della cultura e noi avremo pronto il più antico cinema del mondo. Siamo già d’accordo con Cannes: l’anteprima del festival di cinema più famoso del mondo si farà qui, dove il cinema è nato». Cannes fuori da Cannes. Sarà la prima volta?

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.