La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava
Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

IN TERRITORIO NEMICO
Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

Dettagli di un sorriso
romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

Il calcio dell' Asino
Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

NON STO TANTO MALE
romanzo di Gianni Zanata

lunedì 21 novembre 2011

Quando l'automobile uccise la cavalleria

Quando l'automobile uccise la cavalleria

Ora
giovedì 24 novembre · 18.30 - 20.00

Luogo
Libreria Koob
via Luigi Poletti, 2
Roma (Rome, Italy)

Creato da

Maggiori informazioni
Giorgio Caponetti presenta il suo romanzo "Quando l'automobile uccise la cavalleria (Marcos y Marcos)
Introduce Aldo Zargani

Sono giovani, ci credono. Vogliono cambiare il mondo.
Federigo Caprilli è il cavaliere volante.
Bello, imprudente, sensuale:fa girare la testa alle principesse. Con il sorriso sulle labbra cavalca leggero, libera la potenza del cavallo, lo guida con una carezza sul collo. E salta più in alto di chiunque altro prima.
Emanuele Cacherano di Bricherasio è il conte rosso: ama il bello nell'arte, nella musica, nei motori.
Sogna un progresso tecnologico che sfami il popolo, un'industria alleata delle classi lavoratrici. Finanzia una piccola fabbrica di automobili, ne sogna una più grande. E i suoi sogni sembrano realizzarsi l'11 luglio 1899, quando insieme ad altre menti e capitali fonda la Fiat nel suo palazzo torinese.
Caprilli e Bricherasio sono amici per la pelle.
Si confidano progetti e segreti.
Come quando Caprilli diventa maestro e campione internazionale, ma tardano ad arrivare i riconoscimenti che merita.
Come quando Giovanni Agnelli assume il predominio in Fiat e Bricherasio si sente messo da parte, nutre strani timori.
Poi Bricherasio muore all'improvviso, in circostanze oscure, mentre è ospite del duca di Genova nel castello di Agliè.
Ha solo trentacinque anni.
La sorella Sofia, disperata, si appoggia all'amico Caprilli, gli affida le carte del fratello.
E tre anni dopo anche Caprilli muore all'improvviso, cadendo da cavallo per le vie di Torino, una sera d'inverno all'imbrunire.
Ha solo trentanove anni.
Erano giovani, guardavano lontano: Federigo Caprilli, il cavaliere volante; Emanuele di Bricherasio, il conte rosso.
Il mistero delle loro morti non è mai stato svelato.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.