La quercia e la rosa, di Ludovica De Nava

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Storia di un amore importante di Grazia Deledda con lettere autografe. Romanzo di Ludovica De Nava

IN TERRITORIO NEMICO

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Romanzo storico sulla Resistenza di Pier Luigi Zanata e altri 114 scrittori - metodo Scrittura Industriale Collettiva

Dettagli di un sorriso

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romanzo di Gianni Zanata

Il calcio dell' Asino

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Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

NON STO TANTO MALE

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romanzo di Gianni Zanata

martedì 19 giugno 2012

Le nozze di Figaro al Lirico di Cagliari



Le nozze di Figaro, raffinato capolavoro musicale e teatrale di Mozart/Da Ponte, impreziosisce la Stagione lirica e di balletto 2012

Venerdì 22 giugno alle 20.30 (turno A), va in scena il terzo appuntamento della Stagione lirica e di balletto 2012 del Teatro Lirico di Cagliari: Le nozze di Figaro, commedia per musica in quattro atti su libretto di Lorenzo Da Ponte, dalla commedia Le mariage de Figaro di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais, e musica di Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo, 1756 - Vienna, 1791).

Il capolavoro musicale settecentesco viene presentato, al pubblico cagliaritano, in un nuovo allestimento del Teatro Lirico di Cagliari che si avvale della regia di Marina Bianchi, preziosa collaboratrice, tra gli altri, di Giorgio Strehler, Eimuntas Nekrosius e Liliana Cavani, delle scene di Sabrina Cuccu e dei costumi di Beniamino Fadda, rispettivamente direttore degli allestimenti scenici e caporeparto sartoria del Teatro Lirico di Cagliari. Il disegno luci è firmato da Giuseppe Di Iorio, mentre i movimenti coreografici da Tiziana Colombo.


La direzione musicale è affidata, invece, a Hubert Soudant, a cui spetta il compito di dirigere Orchestra e Coro del Teatro Lirico in una delle perle del repertorio classico mozartiano, ambito in cui il rapporto tra le compagini cagliaritane e l’esperto direttore olandese ha già avuto modo di esprimersi assai brillantemente. Il maestro del coro è Marco Faelli. Il maestro al cembalo è Riccardo Leone.

Il capolavoro mozartiano, rappresentato, per la prima volta, al Burgtheater di Vienna il 1° maggio 1786, manca dal palcoscenico cittadino dal 1997, e propone, nei rispettivi ruoli: Ugo Guagliardo (22, 27, 29, 1)/Laurent Kubla (23, 25) (Il conte d’Almaviva), Esther Andaloro (22, 25, 27, 29, 1)/Lada Kyssykova (23) (La contessa), Maria Grazia Schiavo (22, 27, 29, 1)/Manuela Bisceglie (23, 25) (Susanna), Domenico Balzani (22, 27, 29, 1)/Maurizio Lo Piccolo (23, 25) (Figaro), Annalisa Stroppa (Cherubino), Giovanna Donadini (Marcellina), Carmine Monaco (Don Bartolo), Krystian Adam (Don Basilio, Don Curzio), Arianna Donadelli (Barbarina), Gionata Gilio (Antonio), Graziella Ortu (Prima contadina), Sara Lasio (Seconda contadina).

La comprensione del libretto è, in Le nozze di Figaro, più che mai importante e, per facilitare ciò, come ormai tradizione al Teatro Lirico di Cagliari, i sopratitoli scorrerranno sull’arco scenico del boccascena.

Nel foyer di platea del Teatro Lirico di Cagliari, trova spazio una struttura lignea, dove sono stati collocati tre grandi schermi televisivi sui quali scorrono, come ormai consuetudine, anche in questa Stagione lirica e di balletto, le immagini di rarità cinematografiche o celebri film che s’ispirano, di volta in volta, al titolo in programmazione. In occasione di quest’allestimento di Le nozze di Figaro, si possono ammirare brani da: L’Opéra Imaginaire (1993), film francese animato di Pascal Roulin, una raccolta di dodici brevi cortometraggi, di cui uno dedicato all’aria di Cherubino “Voi che sapete”, ispirati alla musica ed al teatro lirico; Amadeus (1984), celeberrimo capolavoro di Miloš Forman, vincitore di numerosissimi riconoscimenti, fra cui 8 Premi Oscar. Si intende, così, suggerire al pubblico un percorso di approfondimento più vasto e non scontato ed, allo stesso tempo, sollecitare un arricchimento della conoscenza dell’autore.

Le nozze di Figaro viene replicata: sabato 23 giugno alle 19 (turno G), lunedì 25 giugno alle 20.30 (turno F), mercoledì 27 giugno alle 20.30 (turno B), venerdì 29 giugno alle 20.30 (turno C), domenica 1 luglio alle 20.30 (turno D).

La recita in programma per domenica 1 luglio (turno D) ed inizialmente annunciata alle 17, è stata spostata alle 20.30, come consuetudine per gli spettacoli che si svolgono in periodo estivo.

L’opera, della durata di 3 ore e 10 minuti circa, prevede un intervallo dopo il II atto.

Prezzi biglietti: platea da € 70,00 a € 45,00 (settore giallo), da € 55,00 a € 35,00 (settore rosso), da € 40,00 a € 25,00 (settore blu); I loggia da € 50,00 a € 30,00 (settore giallo), da € 40,00 a € 25,00 (settore rosso), da € 35,00 a € 20,00 (settore blu); II loggia da € 30,00 a € 20,00 (settore giallo), da € 20,00 a € 15,00 (settore rosso), da € 15,00 a € 10,00 (settore blu).

La Stagione lirica e di balletto 2012 si avvale della collaborazione di: Fondazione Banco di Sardegna, Capitta & Partners.

La Biglietteria del Teatro Lirico è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, il sabato dalle 10 alle 13 e nell’ora precedente lo spettacolo. Rimane chiusa i giorni festivi.

Per informazioni: Biglietteria del Teatro Lirico, via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, il sabato dalle 10 alle 13 e nell’ora precedente lo spettacolo, telefono +39 0704082230 - +39 0704082249, fax +39 0704082223, biglietteria@teatroliricodicagliari.it, www.teatroliricodicagliari.it. Il Teatro Lirico di Cagliari si può seguire anche su Facebook, Twitter, YouTube.


Il Settecento, Mozart e Le nozze di Figaro ai tempi della crisi
note di regia a cura di Marina Bianchi

L’opera più teatrale, il dramma giocoso, in cui parola e musica si fondono indissolubilmente, il gioco scenico più perfetto, la folle journée, l’unità di tempo e spazio del fatto teatrale.
Quante cose si possono dire di Nozze di Figaro di Mozart che già si sanno e si sono dette? Pagine e pagine di scrittura critica e la conoscenza dei caratteri e della trama non possono togliere allo spettatore il piacere di rivedere, ancora una volta, l’opera teatrale in musica, perfetta e meravigliosa.

Io, regista di quest’edizione, rifletto sulla realtà e sul contesto in cui l’opera va in scena al Teatro Lirico di Cagliari. Un teatro rimasto, in questi ultimi mesi, senza direzione, ma con masse artistiche e tecniche orgogliose del proprio patrimonio professionale e disposte, con passione, a rischiare di persona, a mettersi in gioco. Insieme abbiamo deciso che la messinscena di queste Nozze rispecchia la situazione particolare del Teatro Lirico di Cagliari e, più in generale, anche quella dei teatri e della Cultura in Italia in questo momento.
Non è, volutamente, un allestimento compiuto, finito, né una visione contemporanea, “diversa” dell’opera mozartiana. Non è, in ogni caso, un elemento necessario, non è importante. Per entrambe le soluzioni, il tempo ed i mezzi a disposizione non sono sufficienti: così il pubblico vedrà esattamente quello che sta succedendo in queste settimane nel “suo” Teatro, vedrà una messinscena di Nozze di Figaro in divenire. Il capolavoro musicale di Mozart in una lettura visiva che si colloca tra lo studio e lo schizzo, una sorta di elegante work in progress.

La scena non è definita completamente, ma, volutamente, solo per tre quarti. Due pareti delimitano lo spazio dell’azione che si svolge nel tempo del libretto, cioè il ‘700 del compositore. Nei primi due atti, la stanza disadorna, promessa dal Conte a Figaro (atto I) e la camera della Contessa (atto II) sono indicate e suggerite da elementi di attrezzeria, mobili, oggetti che possiamo ritrovare in qualsiasi allestimento operistico, elementi scenici che attraversano, come topos, la storia del melodramma. È qualcosa di già visto, confortante, utile e necessario al gioco scenico, rispondente all’azione ed alle didascalie del libretto. Ma tutto quello che vediamo è come se uscisse dalla patina del tempo, sembra polveroso, abbandonato, o forse è un ambiente che vediamo dopo un’eruzione o un evento drammatico, fissato per sempre, coperto da una velo di materia che non ci permette troppa vicinanza o troppo realismo.
Da un lato del palcoscenico è visibile la quinta, il processo teatrale mentre si compie, la preparazione, le entrate e le uscite degli artisti e del coro, la vestizione ed il trucco di comparse e ballerini, i rumori di scena ed i tecnici di palcoscenico, tutto diventa parte dello spettacolo, si rende, volutamente, godibile allo spettatore quello che di solito sta “dietro” lo spazio scenico.
Dopo l’intervallo la scena si allarga, la quinta perde d’importanza, la Natura piano piano entra nelle stanze del castello del Conte d’Almaviva (atto III, grande sala delle feste), fino a diventare, nel IV ed ultimo atto (il giardino), protagonista dell’opera.

Un’opera che parla d’amore, sensualità, intrighi amorosi, in un secolo, il ‘700, dove tutto era possibile, dove le convenzioni ed il senso di colpa venivano spostati sempre più in là. Nell’ultimo atto la Natura trionfa e costringe i personaggi a tornare in un ordine che rispetti le posizioni di ciascuno all’interno del tessuto sociale. Ma, contemporaneamente, è l’Amore, come energia pura e vitale, che trionfa e, dopo aver scosso i personaggi della commedia, li riporta all’interno di un equilibrio preordinato, dove ciascuno ritrova il suo posto, la sua ragione e la sua pace.
Usciamo dal teatro, dopo aver vissuto intensamente questa “folle giornata”, rassicurati e fiduciosi in un ordine naturale che affida a ciascuno di noi, come a ciascuno dei personaggi della commedia di Da Ponte/Mozart, il suo posto.



Pierluigi Corona
Responsabile Ufficio Stampa
Teatro Lirico di Cagliari, via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari – Italia
telefono +39 0704082209 - fax +39 0704082216
stampa@teatroliricodicagliari.it - www.teatroliricodicagliari.it

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