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lunedì 10 ottobre 2011

Hessel e Morin, quasi 200 anni in due, ai vertici delle classifiche

Repubblica 8.10.11
Hessel e Morin, quasi 200 anni in due, ai vertici delle classifiche
Quei grandi vecchi da bestseller
Dopo il successo di "Indignatevi!" un pamphlet per trasformare politica e società


PARIGI. «Vogliamo denunciare il corso perverso di una politica cieca che ci sta conducendo al disastro. Vogliamo proporre un percorso politico di salute pubblica. Vogliamo annunciare una nuova speranza». Inizia così il libro scritto a quattro mani dai due grandi vecchi della cultura francese – Stéphane Hessel e Edgar Morin, rispettivamente 94 e 90 anni – i quali hanno unito i loro sforzi per provare ad immaginare i contorni concreti di una politica di cambiamento in grado di trasformare le nostre vite. Intitolato Le chemin de l´espérance (Fayard, pagg. 61, euro 5), il piccolo volume appena giunto nelle librerie francesi e già schizzato in testa alle classifiche, vuole essere la continuazione ideale di Indignatevi!, il pamphlet pubblicato da Hessel alla fine del 2010 che, con oltre tre milioni di copie vendute, ha lanciato le proteste degli "indignados" ai quattro angoli del pianeta (con vendite record in Francia, in Germania, in Spagna e in Italia; ma i risultati, oltre le 50mila copie, sono stati sorprendenti anche negli Stati Uniti). Il libretto, tradotto anche in cinese, dell´ex partigiano è diventato un manifesto e ha evidentemente anticipato lo spirito dei tempi, grazie anche alla parola chiave "Indignatevi", adottata da tutti. Morin da parte sua con l´ultimo saggio aveva venduto 70mila copie, nel suo paese. Confermando appunto la vitalità di un nuovo genere: il saggio combattivo.
«Di fronte a un mondo sempre più in crisi le giovani generazioni hanno bisogno di ritrovare fiducia e speranza. Per questo abbiamo scritto queste pagine, in cui sono presenti soprattutto le idee di Morin, a cui io ho dato solo un piccolo contributo», ha spiegato Hessel, presentando il libro in televisione. «Dappertutto incontro giovani che s´indignano, ma che poi non sanno cosa fare concretamente per cambiare la situazione. Il libro si rivolge a loro con alcune proposte concrete per trasformare la società in cui viviamo».
I due anziani autori – nel cui passato ci sono diverse esperienze comuni, dalla partecipazione alla resistenza alla difesa dei diritti dei palestinesi – denunciano innanzitutto il fallimento dell´ideologia ultraliberale «incapace di risolvere i problemi vitali dell´umanità», condannando il pianeta «alla disintegrazione e alla regressione». Da qui il bisogno di una politica originale capace al contempo di mondializzare, «per sentirci partecipi di un destino comune di esseri umani minacciati da pericoli mortali», ma anche di demondializzare, «per dare spazio a un´economia sociale e solidale» necessaria a ridurre le enormi disuguaglianze che minano la società. A questo proposito, Hessel e Morin invocano una vera propria rivoluzione culturale per rimettere in discussione «l´egemonia della quantità sulla qualità» e immaginare un altro stile di vita lontano dai diktat dell´homo oeconomicus. Solo così si realizzerà quell´ "insurrezione delle coscienze" che i due intellettuali francesi considerano una necessità improcrastinabile.

da spogli

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