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ALBERTO MATTIOLI
Si sa che i nuovi poveri sono i
vecchi ceti medi. Come il protagonista di Diario di un senza fissa
dimora, il primo romanzo o l’ultimo saggio del grande etnologo francese
Marc Augé. Lui preferisce chiamarlo «etnofiction» e diciamo che in
effetti il libro si legge come un romanzo e dà da pensare come un
saggio. Augé passa dai «non luoghi» che l’hanno reso celebre ai SFD, i
«senza fissa dimora», anc
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